20070227

Da Gorbacev a Eltsin

Una settimana e cambia tutta la percezione del mondo.
Mi guardo intorno aspettando l'autobus in una stranamente calda Bologna: ho la gente vicina. Ma non semplicemente vicina. Molto vicina. Come non la sentivo da anni. C'è addirittura qualche vecchietta che mi sfiora entrando nel mezzo.
In treno tornando a Roma, lenti regionali tra mucche e sole, sempre il sole. Entrano in treno due poliziotti, non mi degnano di uno sguardo. Si soffermano su un un extracomunitario. E per me nemmeno uno sguardo.
Ho appeso la doccia in alto, al suo normale aggancio. E via di
shampoo. Senza controllare il flusso dell'acqua. Senza pensare crearmi il boccolo in capo e indirizzare il getto.
Ho comperato una bicicletta in via Zamboni, volevano farmi un prezzo leggermente più alto del normale. Del normale.
Sono tornati a chiedermi l'elemosina con insistenza non accontentandosi del mio sorriso.
Ho la scrivania piena di libri ed appunti, che ora non so dove riporre.
Tutti studiano, io niente per ora.
È strano come cambino le cose in una settimana. In una settimana convulsa. Dovrei mettermi delle lenti perchè tutto fuori sembra cambiato al vedermi esteriormente e professionalmente cambiato, o erano le lenti degli altri ad essere state offuscate per un po' di tempo.
Comunque tutto un gioco di ottiche.
Ah, per chi se l'aspettava ecco: Gian Maria Volontè

Due

Uno

20070209

Sempre Gian

Quella sera a Milano era caldo ma che caldo, che caldo faceva, "Brigadiere, apri un po' la finestra!", una spinta ... e Pinelli va giú.
"Sor questore, io gliel'ho giá detto, le ripeto che sono innocente, anarchia non vuol dire bombe, ma uguaglianza nella libertá".
"Poche storie, confessa, Pinelli, il tuo amico Valpreda ha parlato, é l'autore di questo attentato ed il complice certo sei tu".
"Impossibile!", grida Pinelli, "Un compagno non puó averlo fatto e l'autore di questo delitto fra i padroni bisogna cercar".
"Stai attento, indiziato Pinelli, questa stanza é giá piena di fumo, se tu insisti, apriam la finestra, quattro piani son duri da far".
C'e' una bara e tremila compagni, stringevamo le nostre bandiere, quella sera l'abbiamo giurato, non finisce di certo cosí.
E tu Guida, e tu Calabresi, se un compagno é stato ammazzato, per coprire una strage di Stato, questa lotta piú dura sará.
Quella sera a Milano era caldo ma che caldo, che caldo faceva, "Brigadiere, apri un po' la finestra!", una spinta ... e Pinelli va giú.

20070204

Raccattare non sempre fa male

Tornando a casa con jaersiño non si può essere distratti. tornando a piedi per mancanza del notturno si incontrano mille cose strane. E come nella Madrid della raccolta per strada ci si imbatte in mucchi di oggetti non identificati. Ed ecco io mio primo televisore, un ottimo Algol 11 del 1978, un ottimo televisore che ti viene incontro. Per lo più è un oggetto di gran design e gran gusto. Oltre a valere non pochi soldi. Geniale.
¿Què màs nos puede pasàr?