20061130

Saltare la messa


è un po`di tempo che salto la messa. e succedono cose strane.
si entra alle quattro di mattina in un circolo arci intitolato alla memoria di Rino Gaetano, a Perugia, e si scopre, trall'altro con molto stile, di essere finiti in un covo di fasci. E valli a spiegare con max tognazzi che la guerra è brutta che la guerra è pessima... si va in iraq e si spara se ci attaccano, si fa rappresaglia, perchè noi portiamo medicine e loro ci sparano. ecco la spiegazione. peccato che parisi abbia già scelto per loro, li rimandi tutti a casa e lasci davvero civili o quasi a consegnare le medicine... molti avrebbero il gusto di avvertire i frequentatori di questo circoletto. ma preferisco lasciarli lá, come anacronistici paggi in un teatro smesso.
Sono a Roma ora, tra scioperi dei mezzi e incidenti stradali che bloccano tutti, è un caos, un continuo andare di auto blu e di insulti a voce alta. mi piace. devo solo imparare a muovermi. E non importa se per raggiungere un amico debba fare 12 chilometri di tram... 12 chilometri... 12. Ma ne vale la pena, la pena Capitale.

20061122

Problemi di capelli





Ho sempre pensato che plaza de la Virgen sia un ottimo posto per un caffè per tre ragazzi cpon evidenti problemi di capelli.

Ecco le indiscrezioni per la stagione:

  1. Gigi dopo il Messico torna a Perugia sconsolato non essendo stato accettato nemmeno al corso per netturbini di Bologna
  2. Fabris non ce la fa più col lavoro
  3. Qualcuno potrebbe anche portare lo zaino di qualcuno ogni volta che si esce
  4. Daniele si sta recando dalla Cate in Svezia (dal Portogallo) per fare onore al suo ruolo di amante e fidanzato. Ma anche di innamorato fuori sede. e senza appello.
  5. Io ho due mesi per scrivere la tesi magistrale ma posso dire non senza vanti di vivere a Roma, nonostante la conosca per niente.

20061110

Chiamare per la casa, è la casa che chiama


Sono mesi che non disfo il mio zainone. Mesi che vago da una casa all'altra per sbrigare le mie esigenze corporali dopo il caffè o per testare l'acustica delle sottili casse del computer nelle diverse e molteplici stanze in vista. E lo faccio per tutta Italia,e da domani in Spagna per un ritorno alle armi che non si vedeva da tempo, come una puntura di antitetanica a richiamo, per fugare ogni dubbio: ridiamoci qualche batterio e vediamo se si sopportano ancora.
Potrebbe sembrare assurdo, forse lo è, ma mi manca leggere il consumo di luce per pagarci una bolletta. Ma sarà almeno una luce di cui mi assumerò tutta la responsabilità. Anche morale.
.... appena trovo casa in capitale penserò il contrario.

20061101

Shangai, ovvero non lo fai mai.

"És un joc de gran popularitat entre els britànics. A Gran Bretanya no hi ha cap Pub que no disposi d’una diana reglamentaria. Aquesta afecció es remunta a l’època dels arquers de l’Anglaterra medievals, que portaven unes fletxes curtes per a la defensa en la lluita cos a cos. Diu la llegenda que en els moments de descans solien llençar-les al tronc d’un arbre per practicar la punteria. Fins que un dia algun taverner va decidir penjar a la paret de la taverna una rodona extreta del tronc d’un arbre. Encara avui hi ha algú que anomena fletxes als dards. Actualment la seva popularitat està estesa arreu. La Ronda de dards és la més popular. Només a Estats Units hi ha més de dos milions d’afeccionats. "
Sono gli ultmi giorni di Perugia dopo sei anni spesi da universitario con il suo carico trasversale di serate, amici, cacate addosso, macchine di Max incidentate, marmitte di trekker bucate da Gege, amori trovati e consapevolmente perduti e che quindi amori non lo sono più. Ci si perderebbe in tutte le descrizioni e in tutte le citazioni che si potrebbero affrontare.
E ci si ritrova a giocare a freccette in locali chiusi di notte ed aperti solo per noi, a gufare sui tiri di max o del mesciu o a accumulare la tensione in partite contro sconosciuti ma in classifica Perugina. Eh sì perchè le freccette sono un gioco serio, inizio a pensarlo anche io. Ed è importantissimo affinare la mira. E capire con che tipo di dardi giocare.
E' tempo di affinare la mira.