20070130

Pensavo questa mattina

20070117

Maturità


Qualcuno mi spieghi dove sta la notizia.

20070115

si fa presto a dire museo

Più di quattro mesi è durata l'esposizione di Andy Wahrol dal titolo "Pentiti e non peccare più!". 5 o 6 salette grandi come la mia stanza, salette tutte colorate a smentire il luogo storico in cui ci si trovava, il chiostro del Bramante a Roma, salette grandi come la mia stanza di Perugia che le ricordava anche per il quadro ugual che avevo dietro al letto. Una mostra con un solo video in una stanzetta piccolissima e superaffollata, quando Andy è stato quasi più in video come regista o come semplicemente intervistato, come fotografo, che come ricalcatore di facciazze. Non c'era nessun cartello che intimava a non scattare fotografie eppure accorrevano donne pesanti a minacciarti se cacciavi la macchinetta (questa sono riuscita a farla senza essere sgamato). Una mostra che ad essere veloci si visitava in una ora, come loro stessi ammettevano scrivendo espressamente "la biglietteria chiude un'ora prima della chiusura", una esposizione come un percorso nella vita dell'artista ma che credo sia stata fondata sulla voglia di fare soldi. In piena mentalità Warhol. 9 euro il biglietto di entrata, 7 ridotto. ed i ridotti non includevano i giovani, gli studenti, gli studiosi di arte, i giornalisti, no. i bambini sotto i 7 anni. che non capiranno quasi niente da quelle macchie di colori. Bella cosa la cultura. A questi prezzi diviene cosa per chi se la può permettere, di perdere una ora della giornata. Non per fare il solito però in Spagna non avrei pagato e mi avrebbero fatto vedere una mostra coi controcazzi. e scusate il termine. ma ci vuole.

20070109

Partito!

Erano le sei di mattina. Tra mille cornetti caldi ed il resto della serata precedente ho preferito un rustico, magari freddo, ma un rustico. L'ultimo per un lungo periodo. Ha retto fino a Bari, stazione di invasioni barbariche. il mio ultimo rustico. Dopo su fino a Foggia dove ho imparato a diffidare dei foggiani. Pensavo fossero miti metropolitani. Però questa volta li avevo di fianco. Meglio dormire. Fino alla vista di porta Maggiore.
Pigneto. Sono a casa. L'ennesima.

20070102


Proprio là dove preme il pollice destro. Premo sui miei spazi. Anche troppo. Ed ecco gli effetti. La perdita di affetti. Una tesi da ultimare perdendo notevoli partite a carte o caffè pomeridiani. Ed una tastiera spagnola che recrimina lo spazio di un tempo. Scusatemi spazi, premo ancora un poco.