20061017

El viejo Callejòn

El callejón
No quiero volver A pisar el viejo callejón Donde nos veíamos A media mañana No te encontraría allí No, no estaríamos los dos Fumando un lucky a medias Muriéndonos de ganas No sería ya Aquel inmenso lugar Hace tiempo que Tú lo olvidaste Y a mí con él Y a mí con él
Y miro hacia aquellos días Y no consigo rescatar Nada que me haga volver Y es odioso rebuscar Entre el centeno Pero quiero llamar la atención Sobre el hecho de que no existió Ser vivo ni lugar Más valiosos para mí Bajo el cielo He oído decir Que te van las cosas muy bien Ahora que no estás Ahora es otro el silencioY otra es la oscuridad.

No, no quiero volver A pisar el viejo callejón Hace tanto tiempo Y ya no siento nada Pero si decides Un día volver a la ciudad Podríamos quedar allí A media mañana. Nacho Vegas

Grazie Jessicah per le foto. Era Barcelona. El viejo callejòn-

20061014

Latinisti di tutto il mondo unitevi

Rosa Rosae Rosae Rosam Rosa Rosa;
Rosae Rosarum Rosis Rosas Rosae Rosis.
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Dicevano bene i nostri professori liceali: "Dovete imparare bene il latino che è la base di tutto e lo userete chissà quante volte...".
Si torna alla messa in latino. Forse sarà un problema non vicinissimo ai laici convinti ma merita una sosta. Entrerà il malloppo dell' "IL" nel sottile pianale sotto il banco?¿ Abituato lui a quei sottili foglietti poco colorati o a quelle candele bianche della novena (è maleducazione,ricordo a mie spese, far scolare la cera sui banchi o sulla sedia di quello davanti approfittando di un Padre Nostro...).
Chissà se si spererà di rintracciare le frasi fatte sul vocabolario o se si sbiercierà sulla traduzione della vicina, quella che canta sempre. Curioso.
Mi ricordo il primo anno di università... confuso e spaventato dal gruppo, dalla mischia e dalla nuova situazione mi rifugiavo a parlare in salentino: mi capivano in pochi, solo i piu meritevoli, ed ero sicuro. Tempi insospettabili. Andatelo a spiegare ai sacrestani.
ps: sì, quello è
Tognazzi

20061010

L'amore ai tempi del soviet

Girovagando nelle grafiche illecite ho trovato chi ha pubblicato sul web, con buona definizione, più di 2000 manifesti della propaganda sovietica dalla rivoluzione del '17 agli anni '90. Ora, oltre ad essere manifesti storicamente rappresentativi, si tratta di splendidi esempi di arte grafica di propaganda. Almeno allora ci si metteva inventiva e gusto in questi temi, e la gente si fermava a guardare. Non credo e non spero accadrà lo stesso tra 50 anni con i manifesti attuali.
Ecco che bisognerebbe reinventare la stampa clandestina, su magliette spillette e stickers alla Theleo . . . Ma di gran bel gusto.
Sovietico andante. Cliccarsi qui

Ma cosa gli hai mostrato?

"No, Giustu cu viciane.... "

Magari non sarà storicamente importante ma molto molto rappresentativo.

Pensandoci bene Giorgio aveva ragione. Le scale mobili a Perugia, e quel giorno pioveva pure, bagnandoci noi con delle ottime tre quarti. E lui da Cicerone per degli amici: palazzi chiese, artisti? No, meglio illustrare questi strani elevatori oggi non più di del reddito ma comunque facilitatori.

È questo il compito di questo blog, il menhir per una esperienza madrileña, il giustu cu viciane rappresentativo del giorno per giorno. Nessuna rivelazione, un aggeggio semplificante.