20070924
20070918
Nulla di che
Dopo due giorni di duro lavoro posso finalmente considerarmi un ufficiale pubblico.
Le guardie giurate che mi chiamano per nome all'ingresso consentendo la mia apparizione velata tra ale di sudamenricani e turisti nostrani senza un benchè minimo accenno di portafogli. Se li mangia uno per uno il metal detector a quelli, e li risputa quasi sempre, mordere il ferro non fa bene si sa. Io invece sono accolto dalla forza pubblica italiana, in alta uniforme e intermedi saluti, sempre pronto ad affogare le occhiaie in una buona tazza di caffè come non si trova a Madridde.
La gara inizia presto qua in capitale: si gioca allo stagista che arriva prima, allo stagista che fa più domande senza senso e allo stagista che dice per primo "Sì", con larghi movimenti verticali della testa in questione seguiti da istintivi gesti compiaciuti dell'interlocutore.
Per il resto sono orgoglioso di aver finalmente rispolverato la mia collezione autunno inverno da sindacalista della coldiretti, freme per essere indossata ma per ora mi limito a suavi celesti o blu, alla Cucuzza o alla Charlton Eston. Più al secondo direi.
Ufficiale pubblico e collega dei colleghi, burocrazia e pause caffè con la forza pubblica, ancora il sole e fresco di mattina e caldo di giorno, allora se esci ci vediamo, certo che sì (non credo, credi di essere simpatico ma sei italiano...)
Ieri sono entrato con El Pais sottobraccio, oggi con un giornale della metro, domani conto di comprare Libero o Il Giornale.
Se intanto fate un salto in questa pagina. e Votate questo bel bannerino alla Gian Maria Volontè per il concorso della greenpeace mi fate un piacere.
Le guardie giurate che mi chiamano per nome all'ingresso consentendo la mia apparizione velata tra ale di sudamenricani e turisti nostrani senza un benchè minimo accenno di portafogli. Se li mangia uno per uno il metal detector a quelli, e li risputa quasi sempre, mordere il ferro non fa bene si sa. Io invece sono accolto dalla forza pubblica italiana, in alta uniforme e intermedi saluti, sempre pronto ad affogare le occhiaie in una buona tazza di caffè come non si trova a Madridde.
La gara inizia presto qua in capitale: si gioca allo stagista che arriva prima, allo stagista che fa più domande senza senso e allo stagista che dice per primo "Sì", con larghi movimenti verticali della testa in questione seguiti da istintivi gesti compiaciuti dell'interlocutore.
Per il resto sono orgoglioso di aver finalmente rispolverato la mia collezione autunno inverno da sindacalista della coldiretti, freme per essere indossata ma per ora mi limito a suavi celesti o blu, alla Cucuzza o alla Charlton Eston. Più al secondo direi.
Ufficiale pubblico e collega dei colleghi, burocrazia e pause caffè con la forza pubblica, ancora il sole e fresco di mattina e caldo di giorno, allora se esci ci vediamo, certo che sì (non credo, credi di essere simpatico ma sei italiano...)
Ieri sono entrato con El Pais sottobraccio, oggi con un giornale della metro, domani conto di comprare Libero o Il Giornale.
Se intanto fate un salto in questa pagina. e Votate questo bel bannerino alla Gian Maria Volontè per il concorso della greenpeace mi fate un piacere.
20070913
20070910
20070908
20070902
È un po' tanto che non do segni di vita ai miei mille lettori. Non sono scomparso nè morto come il correntone dei miei migliori amici vorrebbe. Non sono nemmeno distratto come il parere comune sui blogger fà supporre di un progetto interrotto e non più ripreso. Sono solo sovrapensiero, risputato fuori da queste splendide vacanze stento a decifrare quella linea che ho sempre trovato in quel che facevo. Ma sono sempre sicuro che in fondo in fondo ci sia. Sono sotto il fuoco amico, sono sottopensiero. Di quel pensiero che per nascondersi ti riempie le giornate di un dolce far nulla, in attesa di esprimersi in una metropolitana o seduto ad una scrivania che ti vede imparare tutto a tue spese. Fatti sotto, pensiero.